Messaggio a Mirjana del 2 Agosto 2014

Cari figli, il motivo per cui sto con voi, la mia missione, è di aiutarvi affinché vinca il bene, anche se questo adesso a voi non sembra possibile. So che molte cose non le comprendete, come anch’ io non avevo compreso tutto quello che mio Figlio mi insegnava mentre cresceva accanto a me, ma io gli credevo e l’ho seguito. Questo chiedo anche a voi di credermi e di seguirmi, ma figli miei, seguire me significa amare mio Figlio al di sopra di tutti, amarlo in ogni persona senza distinzione. Per poter fare tutto ciò io vi invito nuovamente alla rinuncia, alla preghiera e al digiuno. Vi invito affinché la vita per la vostra anima sia l’Eucaristia. Io vi invito ad essere miei apostoli della luce, coloro che nel mondo diffonderanno l’amore e la misericordia. Figli miei, la vostra vita è solo un battito in confronto alla vita eterna. Quando sarete di fronte a mio Figlio, lui nei vostri cuori vedrà quanto amore avete avuto. Per poter nel modo giusto diffondere l’amore io prego mio Figlio affinché attraverso l’amore vi doni l’unione per mezzo suo, l’unione tra di voi e l’unione tra voi e i vostri pastori. Mio Figlio sempre vi si dona nuovamente attraverso di loro e rinnova le vostre anime. Non dimenticate questo. Vi ringrazio.

Messaggio del 25 Luglio 2014

Cari figli! Voi non siete coscienti di quali grazie vivete in questo tempo in cui l’Altissimo vi dona i segni perché vi apriate e vi convertiate. Ritornate a Dio e alla preghiera; nei vostri cuori, famiglie e comunità regni la preghiera perché lo Spirito Santo vi guidi e vi esorti ad essere ogni giorno più aperti alla volontà di Dio ed al Suo piano su ciascuno di voi. Io sono con voi, e con i santi e gli angeli intercedo per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Preghiera di perdono

Signore Gesù Cristo, oggi ti chiedo di poter perdonare tutte le persone della mia vita.

So che Tu me ne darai la forza. Ti ringrazio perché Tu mi ami più di quanto io non ami me stesso; e perché Tu vuoi la mia felicità più di quanto non la desideri io.

Signore Gesù, voglio essere liberato dal risentimento e dall’amarezza e Ti chiedo in particolare di concedermi la grazia di perdonare quella persona (dire il nome) che mi ha fatto soffrire più di ogni altra.

Ti domando di poter perdonare colui/colei che considero il mio/la mia più grande nemico/a, e che mi riesce così difficile perdonare.

Grazie Signore Gesù.

Preghiera per spezzare i legami maligni con una persona

Questa preghiera raggiunge la sua massima efficacia se pronunciata davanti a un sacerdote (con la stola) durante una preghiera di liberazione o guarigione o anche una semplice benedizione. Ciononostante è molto utile anche se recitata da soli.


Nel Nome Santo di Gesù e in virtù del mio Battesimo io, (dire il proprio nome), spezzo ogni legame malefico che mi tiene legato a (dire il nome della persona cui si è legati).

Mi separo e rinuncio a ogni legame maligno tre me e lui/lei e a tutto ciò che non corrisponde alla grazia di Dio e alla sua misericordia.

Mi consegno in spirito, anima e corpo ai piedi della Croce di Gesù, affinché Egli sia l’unico Signore della mia vita e della mia persona, ora e per l’eternità.

Parimenti consegno (dire il nome della persona cui si è legatiin spirito, anima e corpo ai piedi della Croce di Gesù, affinché Egli sia l’unico Signore della sua vita e della sua persona, ora e per l’eternità. Amen.

Ripetere la preghiera tre volte.


Nota bene

Le preghiere di liberazione non sono formule magiche: non costituiscono una tecnica per ritrovare il benessere, ma sono espressione della fede della persona, e nella misura di tale fede risultano efficaci. Si rifletta nel pronunciarle sul significato di ciò che si dice e si aderisca con la volontà a tale significato. Anche la triplice ripetizione ha il senso di confermare la ferma volontà di consegnare se stessi al Signore che libera e salva. 

 

Preghiera per spezzare il cordone ombelicale e separarsi dal male proveniente dall’albero genealogico

Questa preghiera raggiunge la sua massima efficacia se pronunciata davanti a un sacerdote (con la stola) durante una preghiera di liberazione o guarigione o anche una semplice benedizione. Ciononostante è molto utile anche se recitata da soli.


 

Nel Nome Santo di Gesù e in virtù del mio Battesimo io, (dire il proprio nome), spezzo, anniento e distruggo il cordone ombelicale e ogni legame occulto ancestrale con i miei antenati e con tutti coloro che sono stati coinvolti nel male e legati al Maligno.

Nel Nome Santo di Gesù e in virtù del mio Battesimo io, (dire il proprio nome), spezzo il cordone ombelicale che mi tiene legato/a ad essi.

Mi separo e rinuncio a tutto il male proveniente dal mio albero genealogico, sia in linea diretta che collaterale e mi consegno in spirito, anima e corpo ai piedi della Croce di Gesù, affinché Egli sia l’unico Signore della mia vita e della mia persona ora e per l’eternità.

Ripetere la preghiera tre volte.


Nota bene

Le preghiere di liberazione non sono formule magiche: non costituiscono una tecnica per ritrovare il benessere, ma sono espressione della fede della persona, e nella misura di tale fede risultano efficaci. Si rifletta nel pronunciarle sul significato di ciò che si dice e si aderisca con la volontà a tale significato. Anche la triplice ripetizione ha il senso di confermare la ferma volontà di consegnare se stessi al Signore che libera e salva. 

 

2012 in review

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Ecco un estratto:

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Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Preghiere di rinuncia – 1

Le preghiere di rinuncia sono molto efficaci in tutti i casi di disturbi di origine diabolica, sia nel caso in cui il disturbo nasca da peccati e/o riti occulti compiuti personalmente da chi le recita, sia nel caso in cui il disturbo sia prodotto da attacchi malefici compiuti da persone invidiose. Occorre avere la pazienza di recitarle lentamente, con fede e con decisione, in quanto l’atto di opposizione al maligno da parte della volontà di chi le recita è la chiave della loro efficacia.

RINUNCE GENERICHE 

Nel nome Santo di Gesù Cristo nostro Signore e nostro Dio, per l’intercessione potente di Maria Santissima, l’Immacolata Sempre Vergine Madre di Dio Assunta in Cielo, di san Giuseppe suo castissimo sposo, dei santi arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, dei santi Apostoli Pietro e Paolo, dei nostri Angeli Custodi, dei nostri Santi Patroni, in virtù del nostro battesimo noi (nomi) rinunciamo a Satana, a tutte le sue opere, inganni, suggestioni e seduzioni, divisioni, distruzioni, vendette, comandi e progetti sulla nostra persona, la vita, la salute; gli affetti, le amicizie, il matrimonio e la procreazione, la famiglia, sugli studi e sugli esami, sul lavoro, sulla fede e la preghiera. Noi crediamo in Gesù Cristo, nostro unico Signore e Salvatore, sapienza incarnata, che ha promesso di essere presente dove due o più sono riuniti nel Suo Nome. Amen.

Noi rinunciamo in virtù del nostro battesimo a tutti gli spiriti di comunicazione satanica attraverso la mente e la medianità, attraverso il pensiero, lo sguardo, l’udito, la parola, la memoria, la spina dorsale, i gesti, gli atteggiamenti e i comportamenti, attraverso la televisione, i mass media, la pranoterapia e tutte le discipline orientali

Rinunciamo in virtù del nostro battesimo a tutti i comandi satanici, diretti o indiretti.

Rinunciamo in virtù del nostro battesimo a tutti i legami volontari e involontari, consapevoli o inconsapevoli con le sette e le congregazioni sataniche, specialmente con la massoneria.

Rinunciamo in virtù del nostro battesimo ad ogni legame medianico, occulto, mentale, ipnotico e telepatico con maghi o altri emissari del potere satanico.

Rinunciamo in virtù del nostro battesimo a tutte le messe nere, a tutte le offerte, consacrazioni o battesimi satanici generazionali, a tutti i matrimoni satanici celebrati da qualunque mago (e in particolare dal mago nome) e ci riconsegniamo e riconsacriamo allo Spirito Santo.

Rinunciamo in virtù del nostro battesimo a tutti i sacrilegi, gli oltraggi e le profanazioni contro Gesù Cristo, Maria, i Santi e i defunti compiuti per procurarci del male. Amen.

Padre Nostro.

Messaggio Natalizio alla diocesi di Grosseto dell’amministratore apostolico Mons. Guglielmo Borghetti

“Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” (Is 9,5)
Mentre sembrano crescere il senso della sfiducia e lo smarrimento per le ripercussioni sulle famiglie e sul lavoro della crisi economica terribilmente lenta nel suo estinguersi.
Mentre sembra crescere il timore per un ambiente che si ribella ai nostri maltrattamenti e alla nostra trascuratezza procurando danni incalcolabili, annullando anni di lavoro onesto e di fatica.
Mentre siamo sgomenti per l’anestesia delle coscienze che produce le edizioni più variegate della corruzione pubblica e privata.
Mentre siamo sinceramente preoccupati per la disaffezione alla politica vera, proiettata nei suoi programmi al rispetto della dignità della persona umana e ai valori del bene comune.
Mentre ci amareggia e ripugna la situazione di perdurante tensione e violenza che miete troppe vittime innocenti, bambini inermi e civili indifesi là nella Terra di Gesù, nella Siria e in tante altre parti del nostro mondo: ecco levarsi una voce sommessa e misteriosa, una voce colma della beata certezza della salvezza, mediante la nascita di un bambino divino!:
“Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” (Is 9,5).
Quando il profeta Isaia così profetava dovevano ancora trascorrere 700 anni prima che avvenisse la pienezza dei tempi, prima che fosse Natale! Ma il profeta, “così intimo ai pensieri e ai progetti di Dio” (D. Bonhoeffer), parla del futuro come se già lo vedesse, dell’ora della salvezza come se già fosse là in adorazione davanti alla mangiatoia di Gesù, a Betlemme. Ciò che dovrà avvenire, agli occhi di Dio è già reale e certo e il profeta, uomo di fede, “vede le cose con gli occhi di Dio” (San Tommaso d’Aquino). Il dono della fede permette, a noi che a stento sappiamo che cosa accadrà domani, di metterci nella prospettiva di Dio, avere i suoi occhi e guardare avanti con fiducia.
Ai tempi di Isaia le cose non andavano meglio di oggi, ombre e oscurità erano all’orizzonte; eppure lo Spirito di Dio rivela ad Isaia il segreto del futuro e gli dà la missione di incoraggiare, di rincuorare i suoi contemporanei e renderli saldi nella fiducia nell’agire di Dio, di quel Dio che mantiene le promesse. Anche oggi la Chiesa, voce profetica nel deserto del mondo, grida quello che gridava Isaia, pieno di Spirito Santo:
“Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” (Is 9,5).
Si parla della nascita di un bambino, non dell’agire rivoluzionario di un uomo forte o di un popolo agguerrito, non della audace e sorprendente scoperta di uno scienziato e neppure dell’intervento filantropico di un uomo generoso o di un’associazione ben organizzata; ogni logica umana è capovolta: è la nascita di un bambino che realizzerà la svolta decisiva di tutte le cose e che donerà all’umanità salvezza, liberazione e redenzione.
“Ciò per cui si sono affaticati invano sovrani e uomini di stato, filosofi e artisti, fondatori di religioni e maestri di morale, ecco ora si compie attraverso un neonato. Come a confondere gli sforzi e le imprese dei potenti, al cuore della storia universale viene posto un bambino. Un bambino nato dagli uomini, un figlio dato da Dio” (D. Bonhoeffer).
In questo sta il mirabile segreto del Natale: il Dio onnipotente e ricco di misericordia ci visita, si abbassa sino a noi e assume la forma di un bambino, suo Figlio. Proprio nell’abbassamento e nella debolezza del bambino ha inizio la sua signoria sul mondo intero. Questo Bambino nasce per noi! E ci permette di “varcare le soglie della speranza” (Beato Giovanni Paolo II).
Accogliere questo Bambino come Figlio di Dio, come Figlio dell’Uomo: dall’incontro con Lui dipende ormai la nostra vita. Questa è la cosa più decisiva e trasformante! «Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato”( Gv 6,22-29).
“Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” (Is 9,5).
Riuscire una buona volta a dimenticare completamente tutti i nostri sforzi, le nostre realizzazioni, la nostra supponenza e metterci in adorazione davanti al Bambino che giace nella mangiatoia, prenderlo tra le braccia come il vecchio Simeone e riconoscere, grati, il compimento della nostra vita (cfr. Lc 2,29). Ecco il segreto del Natale! Ecco il miracolo del Natale!
Ecco carissimi l’augurio più vero e sincero da parte del Vostro Vescovo Amministratore Apostolico: che nel Natale di questo Anno della fede possiate fare esperienza di Lui, possiate accogliere questo Bambino divino con la stessa disponibilità e la stessa fede con cui lo ha accolto nel proprio grembo Maria; “Contemplando nella Madre di Dio un’esistenza totalmente modellata dalla Parola, ci scopriamo anche noi chiamati ad entrare nel mistero della fede, mediante la quale Cristo viene a dimorare nella nostra vita. Ogni cristiano che crede, ci ricorda sant’Ambrogio, in un certo senso, concepisce e genera il Verbo di Dio in se stesso: se c’è una sola Madre di Cristo secondo la carne, secondo la fede, invece, Cristo è il frutto di tutti. Dunque, quanto è accaduto a Maria può riaccadere in ciascuno di noi ogni giorno nell’ascolto della Parola e nella celebrazione dei Sacramenti” (Benedetto XVI, Verbum Domini, 28). Trasformati dalla Parola accolta e dai sacramenti celebrati ciascuno di voi possa “dare alla luce” il Figlio di Dio; è cosi che si rinverdirà la speranza, si dilateranno gli spazi della carità e affretteremo insieme la venuta di un mondo più pacificato e giusto!
Un abbraccio affettuoso a tutti: in particolare agli anziani e agli ammalati, a coloro che quest’anno sono stati colpiti da tragedie familiari e dall’alluvione, a chi ha perso il lavoro e a coloro che vivono con più fatica le conseguenze della crisi economica. Vi sono vicino con le braccia alzate, come Mosé, in preghiera per voi (cfr. Es 17,11-12), disponibile a condividere tutto e a fare quanto rientra nelle mie possibilità di pastore. Su tutti invoco la potente benedizione di Dio!

Guglielmo Borghetti, Vescovo
Amministratore Apostolico di Grosseto

Messaggio a Jakov del 25 Dicembre 2012

Cari figli!
Donatemi la vostra vita e abbandonatevi completamente a me perché io possa aiutarvi a comprendere il mio amore materno e l’amore del mio Figlio verso di voi.
Figli miei, io vi amo immensamente ed oggi, in modo particolare nel giorno della nascita del mio Figlio, desidero accogliere ciascuno di voi nel mio cuore e donare le vostre vite al mio Figlio.
Figli miei, Gesù vi ama e vi dona la grazia di vivere nella Sua misericordia, ma molti dei vostri cuori sono presi dal peccato e vivete nelle tenebre.
Perciò, figli miei, non aspettate, dite no al peccato e offrite i vostri cuori al mio Figlio perché soltanto così potrete vivere la misericordia di Dio ed incamminarvi sulla via della salvezza con Gesù nei vostri cuori.